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28 Ott 2021
Luogo
- Gerusalemme e Israele
Organizzazione tecnica
- Agenzia Frate Sole
Dopo quasi 2 anni di assenza dalla Terra Santa, possiamo finalmente tornare là, dove tutti siamo nati (salmo 87).
Il governo israeliano ha ufficialmente tolto la quarantena quindi con Padre Francesco Ielpo possiamo riprendere i nostri pellegrinaggi in piena sicurezza, nel rispetto delle normative Covid. Sotto trovate il programma e, qui allegati, i dettagli e tutte le informazioni per viaggiare in sicurezza.
In collaborazione con Frate Sole Viaggeria Francescana.
Attenzione: per questioni organizzative, è necessario prenotare entro il 30 settembre.
Programma del pellegrinaggio (21-28 ottobre 2021):
21 ottobre, giovedì: MILANO / TEL AVIV / NAZARETH
Un sogno che diventa realtà
Finalmente si parte! Dopo circa quattro ore di volo sul Mar Mediterraneo appare nei finestrini la costa di Israele, una lunga distesa di sabbia e alti grattacieli moderni, che ci fanno presagire quali grandi sorprese ci riserverà questa terra. Dopo aver eseguito i controlli programmati in aeroporto (ad oggi 1 tampone molecolare e 1 test sierologico) insieme a P. Francesco saliamo sul pullman riservato e ci dirigiamo a Nazareth. Sistemazione nella nostra Casa Francescana, cena e pernottamento.
22 ottobre, venerdì: IL LAGO DI TIBERIADE
Con la gioia dei discepoli
In prima mattinata partiamo per la Galilea dove iniziamo le visite dal Lago di Galilea: circondati dalle suggestive alture del Golan e inebriati dal profumo della lussureggiante vegetazione della valle di Genneseret, immergiamo i piedi nel lago e ci lasciamo trasportare nella Palestina del I secolo. Entriamo nella storia attraverso la Parola e le pietre: seguiamo il percorso della predicazione di Gesù a Cafarnao, a Tabgha, al Primato di Pietro, a Magdala e al Monte delle Beatitudini e scopriamo, con la stessa gioia dei discepoli, che il vero miracolo non fu solo la guarigione delle malattie del corpo, ma soprattutto di quelle del cuore. Rientro a Nazareth, cena e pernottamento.
23 ottobre, sabato: MONTE TABOR / CANA
Un volto che risplende come il sole
Restiamo in Galilea e raggiungiamo le pendici del Monte Tabor e insieme a Gesù, a Pietro, a Giacomo e a Giovanni lo risaliamo, per ritrovare quel volto che risplendette “come il sole”.
Al termine rientriamo a Nazareth, oggi una grande città trafficata, allora un modesto villaggio teatro dell’infanzia di Gesù, e visitiamo la Basilica dell’Annunciazione. Cena e pernottamento.
24 ottobre, domenica: IL MONTE CARMELO / EMMAUS / AIN KAREM / BETLEMME
Come rompere le convenzioni
Oggi ci dirigiamo verso Gerusalemme costeggiando il Mar Mediterraneo: in mattinata, raggiungiamo il Carmelo, in località Muhraka, dove la tradizione ricorda la sfida di Elia contro i sacerdoti di Baal. Da questo Santuario Carmelitano si gode un meraviglioso panorama sulla piana di Yzraeel, la terra che ha visto crescere Gesù. Continuiamo la nostra salita verso la città santa facendo una sosta in località Abu Gosh, che una tradizione crociata identifica come una delle quattro Emmaus. Secondo la tradizione biblica, invece, fu il luogo dove sostò l’Arca dell’Alleanza prima di essere spostata a Gerusalemme al tempo di David. La tradizione lucana colloca qui l’episodio dei due discepoli che riconobbero Gesù allo spezzare del pane. Raggiungiamo infine Ain Karem dove si ricorda la visita di Maria ad Elisabetta e la nascita di Giovanni il Battista, colui che sin dal grembo materno annuncia l’arrivo del Signore.
Se possibile raggiungiamo Betlemme per la cena e il pernottamento. In alternativa dormiamo a Gerusalemme.
25 ottobre, lunedì: BETLEMME / QASR EL YAHUR / MAR MORTO
Dio è colui del quale non si può pensare nulla di più piccolo
In mattinata visitiamo Betlemme: il senso di tutte le cose che abbiamo visto e che continueremo a vedere diventa chiaro nel momento in cui ci chiniamo – facendoci piccoli – per entrare in quella che si rivela l’imponente Basilica della Natività. Guidati dai suoi splendidi mosaici scendiamo di nuovo verso il basso sino a raggiungere l’umile mangiatoia dove Gesù fu posato ancora in fasce. Se possibile incontriamo Vincenzo Bellomo, arrivato in Palestina nel 2006 come volontario e oggi un collaboratore della Custodia Francescana: attraverso le sue parole intuiamo che il cuore di un turismo sostenibile “è accogliere ciascuno come se fosse Gesù in persona”.
In tempo utile scendiamo verso la depressione del Giordano muovendoci tra le dolci colline del deserto di Giuda per ritrovare, a poca distanza dal Mar Morto, Qasr el Yahud, sulle sponde del fiume Giordano: rinnovo delle promesse battesimali nel luogo dove Giovanni Battista ha battezzato Gesù e dove il popolo entrò nella Terra Promessa. Tempo di relax sul Mar Morto con la possibilità di fare un “bagno” in area attrezzata. Rientro a Betlemme.
26 ottobre, martedì: GERUSALEMME
A tavola con i dodici
Finalmente conosciamo Gerusalemme, la città celeste in cui ognuno di noi ha sognato di poter camminare! Ci lasciamo trasportare dal suono alternato delle campane delle chiese e del canto del muezzin; ci lasciamo inebriare dai profumi del pane, delle spezie e del tè nel suk arabo; ci lasciamo abbagliare dalla luce accecante di questa città incredibile, culla e centro per ebrei, cristiani e musulmani. Facciamo nostra la città vecchia visitandone i luoghi fondamentali: la spianata dove sorgeva l’antico tempio e dove oggi si stagliano le moschee di Al Aqsa e la Cupola della Roccia; il Kothel (conosciuto come il Muro del Pianto) e il quartiere ebraico abitato dalle comunità della diaspora. Vangelo alla mano, entriamo poi nel cuore del pellegrinaggio, accompagnando Gesù nelle tappe del cammino della Passione: dal Cenacolo sul Monte Sion al giardino degli ulivi dove si consumò la notte del Getzemani, sperimentando l’agonia del silenzio di Dio, il sonno dei discepoli e il fallimento delle aspettative, intuendo tuttavia che proprio nel punto più basso si dipana il mistero infinito dell’amore di Dio. Sistemazione a Gerusalemme, cena e pernottamento.
27 ottobre, mercoledì: GERUSALEMME
Quando l’impossibile diventa possibile
Oggi saliamo sul Monte degli Ulivi, che ha ancora molto da raccontare: gli ultimi istanti sulla terra di Gesù trascorsi presso l’Edicola dell’Ascensione; la grotta dove si raccoglieva in preghiera e insegnava agli apostoli, detta Pater Noster; e infine la terrazza dalla quale pianse guardando la sua amata Gerusalemme, il Dominus Flevit. Dopo questa intensa mattinata siamo pronti per vivere il momento più importante del pellegrinaggio: entrati dalla Porta dei Leoni, dopo aver percorso alcune tappe della “Via Crucis”, arriviamo al Santo Sepolcro, dove si svela tutto il senso del nostro cammino: il Calvario e la Tomba Vuota che, nonostante siano luoghi di sofferenza e morte, sono divenuti per milioni di cristiani il punto di partenza della “buona notizia”, il luogo in cui Gesù ha sconfitto per sempre la morte: “chi vorrà salvare la sua vita la perderà e chi la perderà… la salverà”.
In giornata, in base alle disposizioni Covid per il rientro in Italia, faremo un test molecolare da presentare all’imbarco. Cena e pernottamento a Gerusalemme.
28 ottobre, giovedì: GERUSALEMME / TEL AVIV / MILANO
Un annuncio che mette in cammino
Prima di risalire sull’aereo e di ritornare alla nostra quotidianità ci prendiamo del tempo per passeggiare nelle strette strade del suq e per incontrare le diverse anime di questa incredibile città sospesa nel tempo. Torniamo alle nostre case diversi, consapevoli che questa terra parlando direttamente al nostro cuore ci ha permesso di arrivare alla consapevolezza che anche quando tutto sembra perduto è possibile che il mondo risorga e torni a nuova vita. Il dialogo e l’incontro, reclamati da questa narrazione, ci hanno resi pellegrini per sempre.
Luogo
- Gerusalemme e Israele
Organizzazione tecnica
- Agenzia Frate Sole