Caricamento Eventi
  • Questo evento è passato.

Pasqua in Terra Santa ***POSTI ESAURITI***

Torniamo insieme in Terra Santa in un momento speciale!
Accompagnatore e guida spirituale Padre Francesco Ielpo
11 Apr 2022
18 Apr 2022
Luogo
  • Gerusalemme e Israele
Organizzazione tecnica
  • Agenzia Frate Sole
€1580
11 Apr 2022
18 Apr 2022
€1580
Concluso
Scarica programma
*ATTENZIONE_POSTI ESAURITI*

Il pellegrinaggio in Terra Santa è il viaggio della vita e vivere la Pasqua a Gerusalemme riempie di senso l’intera esistenza, presente, passata e futura. Un cammino che comunica al cuore la certezza che, anche quando tutto sembra perduto, anche nel punto più basso delle nostre vite, noi rimaniamo sempre il sogno di Dio.

Lasciamoci trasportare dalle parole del Vangelo insieme a fra Francesco Ielpo e lasciamoci sorprendere da questa terra “Sacra” per ebrei, cristiani e musulmani. Ritorniamo là dove tutto ebbe inizio. Rinunciamo ad ogni aspettativa e percorriamo nuovi sentieri, per vivere un’esperienza che rimarrà impressa per sempre.

In collaborazione con Frate Sole Viaggeria Francescana.

 

In questo video di Frate Sole, fra Francesco ci racconta cosa vuol dire per lui essere una guida in Terra Santa. Clicca qui per guardare il video.

 

Programma del pellegrinaggio (11-18 aprile 2022):


11 aprile, lunedì: arrivo a Nazareth

Un sogno che diventa realtà

Finalmente si parte! Dopo circa quattro ore di volo sul Mar Mediterraneo appare nei finestrini la costa di Israele, una lunga distesa di sabbia e alti grattacieli moderni, che ci fanno presagire quali grandi sorprese ci riserverà questa terra. Saliamo sul pullman riservato e ci dirigiamo al nord, verso Nazareth, oggi una grande città trafficata, allora il modesto villaggio teatro dell’infanzia di Gesù, città nella quale cristiani, musulmani ed ebrei convivono pacificamente.

In attesa di incominciare il nostro pellegrinaggio meditiamo sull’annuncio che ha cambiato il corso della storia dell’uomo. Cena e pernottamento a Nazareth.

 

12 aprile, martedì: il Lago di Galilea

Con la gioia dei discepoli

Iniziamo dal Lago di Galilea: circondati dalle suggestive alture del Golan e inebriati dal profumo della lussureggiante vegetazione della valle di Genneseret, immergiamo i piedi nel lago e lasciamoci trasportare nella Palestina del I secolo. Entriamo nella storia attraverso la Parola e le pietre: seguiamo il percorso della predicazione di Gesù a Cafarnao, a Tabgha, al Primato di Pietro, a Magdala e al Monte delle Beatitudini e scopriamo, con la stessa gioia dei discepoli, che il vero miracolo non fu solo la guarigione delle malattie del corpo, ma soprattutto di quelle del cuore. Cena e pernottamento a Nazareth.

 

13 aprile, mercoledì: Sefforis e il Monte Tabor

Un volto che risplende come il sole

Restiamo nella Galilea del I secolo e cerchiamo di immergerci nella complessità del mondo ai tempi di Gesù. Ci aiuterà una passeggiata tra le vestigia e i mosaici dell’antica Sefforis (Zippori), città che avrà fatto sicuramente parte del suo paesaggio familiare; città che si trova per ricchezza e splendore all’opposto del modesto villaggio di Nazareth, ma che non viene mai citata né nell’Antico né nel Nuovo Testamento. A poca distanza dalla perla della Galilea, raggiungiamo le pendici del Monte Tabor e insieme a Gesù, a Pietro, a Giacomo e a Giovanni lo risaliamo, per ritrovare quel volto che risplende “come il sole”. Cena e pernottamento a Nazareth.

 

14 aprile, GIOVEDÌ SANTO: Gerusalemme

A tavola con i dodici

Alle prime luci del mattino saliamo a Gerusalemme ed entriamo nella città dal Monte degli Ulivi, ci fermiamo presso la chiesa di Betfage, dove alcuni affreschi ci riportano al momento in cui Gesù, tra i canti di gioia della folla e le palme agitate al vento, fece il suo ingresso messianico a Gerusalemme. Scendiamo a piedi dal monte e dopo esserci fermati alla chiesa del Pater Noster, la grotta dove si raccoglieva in preghiera e insegnava agli apostoli, giungiamo al Dominus Flevit, dalla cui terrazza guardò la città e pianse. Gerusalemme si rivela in tutta la sua bellezza: l’oro che si irradia dalla Cupola della Roccia tinge di arancione la spianata dove allora sorgeva il Santo dei Santi, il luogo della shekinah, della presenza di Dio e la piccola chiesa, progettata a forma di lacrima, rivela tutto il senso della tristezza e del dolore per una città che non ha compreso. Vangelo alla mano, entriamo poi nel cuore della Pasqua, accompagnando Gesù nelle tappe del cammino della Passione: dal Cenacolo sul Monte Sion, dove la mensa della Pesach è pronta al giardino dove si consumò la notte del Getzemani, sperimentando l’agonia del silenzio di Dio, il sonno dei discepoli e il fallimento delle aspettative, intuendo, tuttavia, che proprio nel punto più basso si dipana il mistero infinito dell’amore di Dio. Cena e pernottamento a Gerusalemme.

 

15 aprile, VENERDÌ SANTO: Gerusalemme

Il giorno del silenzio

Dopo la prima colazione percorriamo quella che la tradizione identifica come la via Crucis: prima stazione, il lithostrotos, Gesù è condannato; seconda stazione, viene caricata la Croce sulle sue spalle; terza stazione, cade; quarta stazione, incontra sua madre; quinta stazione, Simone il Cireneo lo aiuta a portare la Croce; sesta stazione, la Veronica gli asciuga il volto; settima stazione, cade per la seconda volta; ottava stazione, parla alle donne; nona stazione, cade per la terza volta. Entriamo nel suk arabo e, accompagnati dal suono alternato delle campane delle chiese, dal canto del muezzin, dai profumi del pane, delle spezie e del tè, dalla confusione dei pellegrini che si accalcano e dalle voci dei venditori arabi che offrono la loro merce, giungiamo al Santo Sepolcro, cuore e centro per tutti i cristiani del mondo. Qui si svela tutto il senso del nostro cammino: il Calvario e la Tomba Vuota che, nonostante siano luoghi di sofferenza e morte, sono divenuti per milioni di cristiani il punto di partenza della buona notizia, il luogo in cui Gesù ha sconfitto per sempre la morte: “chi vorrà salvare la sua vita la perderà e chi la perderà… la salverà”. E’ nel luogo della crocifissione che Dio si svela all’uomo, consegnando se stesso. Cena e pernottamento a Gerusalemme.

 

16 aprile, SABATO SANTO: Gerusalemme

Quando l’impossibile diventa possibile

Dedichiamo la mattina alla celebrazione e alla veglia nel Santo Sepolcro. Il resto della giornata andiamo alla scoperta della storia di questa città: il Kothel e il quartiere ebraico abitato dalle comunità della diaspora, il quartiere armenoil quartiere cristiano e infine il quartiere musulmano. Tempo libero. Cena e pernottamento a Gerusalemme.

 

17 aprile, DOMENICA DI PASQUA: Betlemme e dintorni

Betlemme, dove tutto è iniziato

Dopo la Santa Messa al Santo Sepolcro, salutiamo Gerusalemme e partiamo verso la Palestina. Ci fermiamo all’Herodion, grande e lussuoso palazzo di Erode, re crudele e violento, in completa opposizione alla mitezza e alla piccolezza di Gesù, per il quale non esiste mai un “io” e un “tu”, ma sempre e solo un “noi”. Sprofondiamo poi a 400 metri sotto il livello del mare per ritrovare, a poca distanza dal Mar Morto, Qasr el Yahud, sulle sponde del fiume Giordano: luogo dove Giovanni Battista ha battezzato Gesù e dove il popolo entrò nella Terra Promessa. Facciamo infine un balzo indietro nella linea del tempo della vita di Gesù e raggiungiamo Betlemme: il senso di tutte le cose vissute durante il pellegrinaggio diventerà chiaro nel momento in cui ci chineremo – facendoci piccoli – per entrare in quella che si rivelerà poi l’imponente Basilica della Natività. Guidati dai suoi splendidi mosaici scenderemo di nuovo verso il basso sino a raggiungere l’umile mangiatoia dove Gesù fu posato ancora in fasce.  Cena e pernottamento a Betlemme.

 

18 aprile, lunedì: Emmaus

Un annuncio che mette in cammino

Prima di risalire sull’aereo, se abbiamo tempo, ci fermiamo ad Emmaus, dove facciamo memoria di uno degli episodi più significativi della Scrittura: l’incontro fra Gesù e i due discepoli.

Stiamo per ritornare alle nostre case, ma questi giorni insieme ci hanno resi diversi, questa terra parlando direttamente al nostro cuore ci ha mostrato che anche quando tutto sembra perduto è possibile che il mondo risorga e torni a nuova vita. Il dialogo e l’incontro, reclamati da questa narrazione, ci hanno resi pellegrini per sempre.

Condividi
Luogo
  • Gerusalemme e Israele
Organizzazione tecnica
  • Agenzia Frate Sole
Condividi
chiedete-pace_2022_03 marzo2022 Bologna incontra la Parola e le parole